CERVELLO e CREATIVITA’ .

Paolo Manzelli <LRE@UNIFI.IT>

La creatività fa parte della dote naturale propria di ciascun individuo le cui qualita’ possono essere esercitate e potenziate. La creatività non ha solo un aspetto individuale, dato che e’ necessario sia riconosciuta, e quindi viene a dipendere sia dalla capacita di comunicazione che dalle attese storico-sociali di innovazione. La storia della scienza, dell’economia, e dell’ arte è costellata di individui e spesso da gruppi che, grazie alle loro capacità, si sono contraddistinti per invenzioni o scoperte geniali fondate sulla originalità di "comunicazione ed interpretazione scientifica ed artistica" piu’ elevate, rispetto alle capacita’ relative della maggior parte degli uomini a loro contemporanei. A ben vedere infatti l’ atto creativo non e’ limitato all’ avere una idea originale, per individuare la soluzione di un problema o trovare un sistema innovativo di espressione; di fatto per completare la creativita’ e’ necessaria una notevole capacita’ di chiarezza di sintesi e di "comunicazione" convincente, basata sul confronto di "fruibilita’" rispetto a soluzioni tradizionali inadeguate ovvero obsolete.

Nella storia non sempre coloro che i posteri hanno poi considerato dei "geniali", sono stati apprezzati dai contemporanei , e pertanto il loro talento, nella maggior parte dei casi e andato disperso, oppure riutilizzato solo post-mortem da coloro che sono riusciti a completare l’ atto creativo in condizioni di differente attesa cognitiva e di condizioni storicamente diverse di una maggior condivisibilita’ della innovazione. A livello individuale certamente la genetica personale, predispone una articolazione strutturale delle aree cerebrali, che influisce sulle diverse capacita di integrazione, che possono condurre alla genialita’ piu’ marcata di un individuo rispetto agli altri; ma e’ bene osservare che se la genialita’ non viene condivisa , essa al contrario rischia di essere considerata dai contemporanei, una inutile stranezza se non addirittura stupidita’ , irrazionalita’ o follia.

Recentemente l’ analisi storiografica di alcune note personalita’ della scienza , come ad es: Albert Einstein o dell’arte come Vincent Van Gogh, certamente accomunate da capacita' intellettive eccezionali, ha rivelato l’ esistenza nei loro comportamenti alcune forme riconoscibili come "disturbi mentali" piu’ o meno gravi quali ad es. la "Sindrome di Asperger" ( dal Nome di un Pediatra Austriaco riconosciuta nel 1994 dalla classificazione psichiatrica internazionale) Infatti non pochi scienziati ed artisti e musicisti dimostrano alcuni tratti evidenti di uno sviluppo psico-mentale disarmonico, caratterizzato da comportamenti sociali o affettivi a volte difficili, a fronte di capacita’ immaginative e concettuali nitide e incisive.

Considerando comunque la genialita’ come un aspetto fondamentale della creativita’, che invece ha uno spettro semanitico assai piu’ ampio, e’ possibile ammettere che in alcune persone dotate di particolari doti di genialita’, si evidenzi una peculiare attivita’ di connessioni sub-corticali che generano peculiari livelli di integrazione delle aree cerebrali superiori , favorendo combinazioni "innovative " di concetti già acquisiti, capaci di modificare il punto di vista tradizionale delle piu’ antiquate acquisizioni mentali, permettendo in tal modo di intravedere e prevedere nuove soluzioni ."Genio e sregolatezza" e’ infatti stato considerato un binomio interpretativo della genialita’ individuale , fin dalle piu’ antiche epoche dello sviluppo delle conoscenze umane. Certamente la creatività cosciente deve prima o dopo superare i processi selettivi dovuti al riconoscimento storico- sociale della genialita’ individuale o di gruppo, ottenibile mediante la combinazione logiche integrate della innovazione con la storia evolutiva delle conoscenze; pertanto la genialità di un individuo non trova corrispondenza con la casualita’, poiche’, anche se non e’ espressa con immediatezza dall’ artista o scienziato, essa ha comunque un valore di anticipazione cosciente delle necessita’ creative storicamente emergenti che sono in relazione allo sviluppo e che pertanto necessitano di una re-interpretazione delle conoscenze precedentemente acquisite.

Oggigiorno vivendo nel quadro di un profondo cambiamento della societa ‘ industriale, in cui il rischio maggiore e rappresentato dalla conservazione di idee concetti e metodi organizzativi e di apprendimento tradizionali, la attesa di innovazione e’ di conseguenza assai piu’ elevata che nel passato; cio’ acuisce la necessita’ di accrescere la creativita’ di sistema , sia individuale che di gruppo.

Lo sviluppo contemporaneo del pensiero creativo dipende quindi sostanzialmente dalla possibilita’ di diminuire le barriere del conformismo nonche’ di una educazione sostanzialmente trasmissiva di obsolete concettualita’ in quanto esse corrispondono ad una condizione limitante la emergente creativita’ storico-sociale, che altresì puo’ evolversi’ favorendo una ampia "condivisione di conoscenze innovative". Quest’ ultima necessita’ di una notevole capacita di accettazione individuale e collettiva del diverso, anche di chi presenta un pizzico di follia o crede in idee considerate utopiche, proprio al fine di poter utilizzare con pienezza delle opportunita’ e approcci innovativi generabili dalle risorse umane, capaci nel loro complesso di contribuire a costruire una visione comune di obiettivi e strategie progettuali, basata su prospettive creative finalizzate ad anticipare i bisogni economici sociali ed ambientali contemporanei , producendo al contempo iniziative innovative adeguate ad una nuova tipologia di un futuro sviluppo globale.

Internet è un medium modifica i sistemi della comunicazione che sono cosi decisivi per la effettiva ed efficace espressione della "creativita’ condivisa"; pertanto la messa a punto di strumenti di comunicazione interattiva permette oggigiorno lo sviluppo della "Creativita’ Digitale", che in vero attualmente sono ancora resi troppo poco persuasivi e pervasivi, al fine di effettuare una progettualità organizzata nell’ ambito di una comunicazione interattiva e finalizzata a ridefinire quelle forme della produzione cognitiva e culturale che saranno quelle piu’ proprie della futura "Economia della Conoscenza".

Certamente nel quadro di sviluppo della "Creatività Digitale" , il concetto stesso di creativita’ viene rivisitato in condizioni storico-evolutive piu’ avanzate , innanzitutto perche’ tende a modificarsi il concetto antiquato di "apprendimento trasmissivo" ottenuto mediante la comunicazione generata da un soggetto attivo, creatore del messaggio, verso una moltitudine passiva soggetta ad istruzione conseguentemente al trasferimento di conoscenze prestabilite e storicamente consolidate. Il valore socio-economico della "Creatività" e attualmente riorganizzabile nel quadro della comunicazione in internet, e pertanto si modifichera’, se pur gradualmente, dal momento che diverremo tutti soggetti inter-attivi, per costruire una nuova modalità di integrare significati e relazioni, al fine di generare una nuova comprensione evolutiva di un mondo globalizzato basato su una ampia comunicazione interattiva e proattiva di conoscenze innovative condivise e di modelli di sviluppo alternativi ma complementari.

 

BIBLIO LINK :

Genio e Sregolatezza: http://guide.supereva.it/arte_moderna/interventi/2002/02/95418.shtml

Genialita’ e forme di autismo non patologico : http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=370

Sindrome di Asperger : http://www.dica33.it/argomenti/malattie_rare/auti/auti3.asp

Musica e Mente: http://www.andreaconti.it/mente.html

Creativita’ Digitale : http://www.edscuola.it/archivio/lre/creadig.html

Architettura Digitale : http://www.rappresentazione.it/main/curr_unali/saggio1.htm

Creativita’ e usabilita’ creativa: http://www.webusabile.it/articolo_mese/03042002.htm

New and Emerging Science and Technology (NEST): http://www.cordis.lu/fp6/nest.htm

Blogger revolution: http://www.wbt.it/index.php?risorsa=blog

 

 

http://www.triesterivista.it/arte/Gogh/