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Candido Valli

imprenditore 

di Narni

tra 1800 e 1900

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 Candido Valli 1835- 1912

Racconta la sua storia nel libro :

"Nascita delle ferrovie italiane

ed esordi di Roma capitale

1860-1890"

Il libro lega Narni e Roma con un pezzo importante della sua storia.

si tratta del libro di Candido Valli , narnese  , che parla della

ricostruzione di Roma capitale nel 1871.

In cui Candido Valli ebbe una parte rilevantissima

sviluppando tutta la parte monumentale di piazza del Popolo

facendo il palazzo Ruffo,

ricostruendo i palazzi gemelli della stazione Termini

e con le sue fabbriche ed opere non solo edificò buona parte

della nuova Roma .

Ma realizzo molti tronchi della Ferrovia Roma Ancona

e in molte altre zone d'Italia dalla Sicilia alla Calabria

dalla Basilicata alla Romagna.

treno

Candido Valli  Imprenditore Narnese al tempo del Regno d’Italia

Candido Valli è l’esempio di imprenditore che si fece da solo nel periodo del Regno d’Italia.  Nato nel 1835 a Narni nel 1859 a 24 anni inizia la sua attività di costruttore ferroviario , partecipando alla realizzazione del tratto ferroviario  Orte Terni, ed in particolare la tratta da San Liberato  a Narni , ponendo  il suo quartier generale prima a San Liberato e poi a Stifone. Questo periodo è ben descritto nel suo diario di memorie pubblicato nel 2009 nel libro  “Nascita delle ferrovie italiane ed esordi di Roma Capitale 1860-1890”. Divertenti gli aneddoti , che vedono la costruzione della ferrovia , a cavallo del passaggio di potere tra Stato Pontificio e Regno d’Italia, come quello del prete di san Liberato che diventa “Canneggiatore”  per la ferrovia , e deve lavorare tra gli scherzi pesanti degli operai che lo caricano come un mulo di apparecchiture e lavori di ogni genere, e per colmo della ironia, dileggiano la sua perpetua facendogli credere che il cannocchiale la possa mostrare con le gambe all’insu’ , cosa che avveniva semplicemente a causa delle inversioni di immagine di  un cannocchiale per misurazioni.  Questo ed altro è riportato nel diario di Candido , che ci racconta anche lavori a Stifone e dei rischi dell’uso delle mine nella Ferrovia, come ben descritto nella esplosione  del 1861 della polveriera a Stifone , facendoci anche vedere come i Francesi erano tra i dirigenti della costruzione della ferrovia, con la vivace descrizione del responsabile del magazzino degli esposivi e sua moglie , che faceva anche la vivandiera e l’ostessa per gli ingegneri e gli operai della ferrovia . Proprio nella piccola locanda di Stifone che era vicino alla polveriera , i lavoratori nel prelevare la polvere da sparo e le micce per accendere le mine, avevano creato un pericoloso strato di polvere che passava proprio nei locali di Stifone, che in una notte del 1861 fecero esplodere mezzo paese con decine di Morti , ammassati nella chiesa del paese . Anche in questo caso la descrizione da tragica diventa scherzosa nella descrizione del frate che non vuole accogliere in chiesa i feriti ed i morti  , e che poi rifiuta il piccolo omaggio di alcuni gomitoli di refe , che poi si riveleranno contenere un ricco tesoro in monete d’oro . La vita di Candido Valli prende poi un susseguirsi di successi nella realizzazione di molte tratte ferroviarie in tutta Italia , prima nel sud tra Taranto e Reggio Calabria , superando molti ostacoli e arricchendosi con lavori che rifiutati da altri per la loro scomodità si rivelarono poi molto convenienti , grazie allo spirito di adattamento ed alle capacità del nostro imprenditore.  Nel 1869  Candido si sposta in Sicilia dove prende in appalto un tratto della Palermo Messina e viene scortato per i pagamenti degli operai niente di meno che dal Generale Masi, comandante dei cacciatori del Tevere  e che in Sicilia protegge e scorta i trasferimenti in denaro della impresadi Candido, difendendola dai Banditi , con la scorta dei picciotti garibaldini.

roma

Ma la fortuna di Candido  arriva con il 1870 quando Roma diventa capitale d’Italia ed il nostro imprenditore a Roma compra terreni paludosi, ma ricchi di argilla per fare mattoni, con le tecniche acquisite nelle costruzioni ferroviarie e che faranno la fortuna della famiglia Valli , che comprerà affirittura le proprietà dei Torlonia e di altri ricchi possidenti romani, che visto il cadere dello stato pontificio vendono a poche lire grandi possedimenti terrieri ai margini di Roma , permettendo a Candido di costruire un grande palazzo sui terreni dei Torlonia proprio a piazzale Flaminio . Con i mattoni della famiglia Valli fu costruita buona parte della Roma del 1870 del nuovo Regno d’Italia. Nel 1873 a Narni è fondata la nuova Cassa di risparmio di Narni, che vedrà Candido tra i soci fondatori e tra i primi Presidenti , segnando lo sviluppo del nostro territorio con nuove risorse economiche e una propensione all’impresa che permetterà anche a giovani come Aldo Netti di sviluppare le proprie imprese nel settore idroelettrico prima a Narni e poi ad  Orvieto . Intanto a Narni tramite la mediazione della sociatà ferroviaria Salamanca , partecipa alla costruzione dei nuovi bagni termali a Recentino, con la costruzione del ponte di Recentino.  

Candido sarà Presidente della Cassa di Risparmio di Narni dal 1891 al 1911, subentrando a Pietro Eroli che fu Presidente dal 1873 al 1890. Valli si ritira a Narni  a Montiello  ove fonda una tenuta agricola con annesso ,mulino elettrico che prenderà vari premi per la produzione di Olio di oliva tanto da valere a Candido il titolo di Cavaliere del lavoro Data di nomina 19 novembre 1905 Brevetto n. 218 Settore: Agricoltura.

 

Si legge nella motivizione  a Cavaliere del Lavoro 

Candido Valli

Data di nomina 19 novembre 1905

Brevetto n. 218

Settore: Agricoltura

Umbria

Agricoltura

Cominciò a lavorare come assistente durante i lavori per il tunnel che la società delle Ferrovie romane stava eseguendo vicino Spoleto. Nel 1860, sebbene privo di titoli di studio, fu coinvolto nel progetto per i lavori della linea Roma-Ancona, e del tronco Narni-Orte. Alla fine dei lavori, con i capitali reperiti, prese in appalto la costruzione della linea Taranto-Reggio Calabria. Appoggiato dal direttore generale delle Ferrovie Calabro-Sicule, iniziò l'opera dopo la liquidazione delle stesse con il Governo italiano. Eseguì altri lavori in terra d'Otranto e in Sicilia. Nel 1870 avviò un'impresa per la costruzione di laterizi, impegnandosi anche per il rinnovamento edilizio della nuova capitale. In seguito alla crisi edilizia del 1880 ritornò alle costruzioni ferroviarie, assumendo l'appalto per il tronco Roma-La Spezia. Dopo quasi 40 anni di tali lavori impegnò i suoi capitali per migliorare la tenuta di sua proprietà nel territorio di Narni. Trasformò i boschi cedui in boschi di alto fusto, vaste zone di macchie in oliveti. Migliorò anche la coltivazione delle vigne e del grano da seme.

 

Candido muore nel 1912, ma lascia una famiglia di valenti giovani che faranno carriera in vari settori da Giannetto che diventerà Sindaco di Roma a Giulio Generale di cielo e di mare Ammiraglio della regia Marina  e fondatore dell’aereonautica Italiana, a Luigi  poeta e letterato amico di Pascoli a cui è dedicata la nostra scuola media Per approfondimenti vedere anche i libri della famiglia Valli

Candido Ebbe poi dei figli che si resero famosi :

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Mario Valli

anche lui ufficiale di marina, comandante in Cina nel 1900 del contingente italiano a Tien Sing,

Nel periodo della rivolta dei Boxer , scrive il libro " Gli avvenimenti in Cina nel 1900"

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Giannetto Valli

il piu’ grande, Avvocato , prima

è Sindaco di Narni

dal 15-9-1899 al 23-9-1902 ,

poi viene eletto consigliere al Comune di Roma

e quindi 

Sindaco di Roma  nel 1922 .

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Luigi Valli 1879- 1930

prima discepolo poi amico fraterno di Giovanni Pascoli , si distingue come filosofo e poeta e studioso di Dante Alighieri. A lui sono dedicate due scuole una a Narni ed un liceo in Sicilia a Barcellona, vasta la sua produzione letteraria e poetica.

Ricordiamo i principali :

il linguaggio segreto di Dante e dei " Fedeli d’Amore" Roma.

La chiave della divina commedia – Bologna Zanichelli 1925

Il segreto della Croce e dell’Aquila, nella Divina commedia – bologna 1922

L’allegoria di Dante secondo Giovanni Pascoli – Bologna 1922

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Giulio Valli 1875-1948

Senatore nel 1939

pioniere dell’Aviazione ed Ammiraglio di squadra nella Marina Militare

Scrive il libro " Tra Mare e Cielo , vita di un uomo fortunato".

 per villa valli a Montiello 

Vedi testo Don Gino Cotini Guida di Narni 

ed articolo su Candido

 

 

 


 

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