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Monastero di San Bernardo

ricerche sulla

Chiesa e Monastero

 

Ricerche storiche sulla chiesa ed il Monastero di San Bernardo.

 Il monastero di San Bernardo  ha una storia che vale la pena raccontare, essendo le sue tracce ora incorporate nella nuova scuola Primaria e della infanzia di Narni.  La chiesa sorgeva dove prima c’era un piccolo convento di frati che poi gradualmente  fu ceduto per erigere il monastero sostenuto da potenti famiglie Narnesi come i Cardoli i Cesi e poi nel 1700 dalla famiglia Sacripante. Il terreno su cui sorgeva era di proprietà della Famiglia Montoro che avevano anche delle case in quei luoghi.    L’architetto che ristruttura il convento è Sebastiano Mangoni. Molte notizie si hanno dalle visite pastorali del 1571 di Pietro De Lunel che ci dice che in tale data le monache erano 43 piu’ le converse. Montaigne ci racconta invece che nel 1588 nella cattedrale di Narni vi era un grande arazzo con scritte in francese parte di un donativo che la Regina che passò da Narni fece alle monache e che rappresentava la passione di nostro Signore. Nel 1612 le famiglie Cardoli e Cesi investono molto nel monastero essendoci varie rappresentanti importanti di tali famiglie . 

Riportiamo  la traduzione del testo della Badessa Cardoli del 1612. 

Notazioni fatte da me Lucia Chiara Cardoli  al presente Abbadessa ai modi del governo antico che lo trovai nel monastero quando vi entrai  con una relazione dell’antica del monastero in specie……..

Pervase qualche principio alla lunga mia narrazione dico del  Monastero di San Bernardo l’anno 1612 che io avevo 8 anni tre mesi giorni 8 , essendovi entrata il 14 del mese di novembre , vi trovai monache professe più sotto scritte  Orsola Cesi mia zia, Caterina Cardoli , Giulia Cardoli , …. Cardoli ......... segue lista di circa 40 monache.
Nel 1657 il Vescovo Raimondo Castelli visita il monastero insieme a Giacinto Sacripante , padre del futuro Cardinale Giuseppe, Nel 1660 ben quattro figlie  di Giacinto entrano nel convento Caterina, Rosanna, Giovanna e Maria Teresa, che diventano monache nel 1678. Di questo ci racconta il Brusoni nei suoi manoscritti libro II dalle pag. 921 a 948. I Sacripante spenderanno molti soldi per rendere la residenza al convento delle figlie confortevole, creando stanze  private collegate addirittura da scale a chiocciola. I cardinali Sacripante arricchiranno ulteriormente il Monastero.

Presso l’archivio della diocesi è stato possibile consultare  i seguenti libri :

1 libro contabile delle ricevute anni 1711-1712-13-14

2 Eredità Galanti giuseppe morto nel 1834 confessore delle monache ???

3 Ricevute dei salariati delle monache 1730-1777 scudi, baiocchi, quattrini

4 Libro del resoconto della fabbrica del monastero mandati dal Cardinale Sacripante 1716-1724

5 libro delle messe dal 1706 al 1853 anche il Brusoni opera nel 1792

6 Libro delle proprietà possedute dal monastero dal 1567 al 1737

  1. Elenco delle monache del Sacro rosario e della Madonna della Cintola anni 1732 con citazioni tra il 1730 ed il 1836
  2. Libro Memoriale è un testo molto antico dal 1654 al 1703 porta anche citazioni di padre Calasanzio che nel 1619 diviene il padre confessore e guida spirituale del Convento . Le notazioni sono di Lucia Chiara Cardoli Abbadessa del monastero entrata in convento nel 1612 a 8 anni.

 

 

Ci sono ancora da vedere una ventina di altri libri .

 

 

 

 

1 libro contabile delle ricevute anni 1711-1712-1713-1714.

in esso vengono riportate con dovizia di particolari tutte le entrate ed uscite del convento tra le entrate i prodotti della campagna , come olio, mosto, formaggio, legumi e carne di vitello e suina divise per capitolo e descritte in ogni voce con dettaglio dei costi ( si annotano scudi e baiocchi per ogni voce).

Tra le uscite ci sono spese di cappellania da dare a confessori e cappellani, le spese per il salario del fattore e dei suoi garzoni, costi di falciatura , mietitura spese per le stalle , spese per la legna e spese per il vestiario. Ne risulta un quadro molto dettagliato dei costi della vita del 1700.

 

Lo scudo è stata la valuta dello Stato pontificio fino al 1866. Era suddiviso in 100 baiocchi, ognuno di 5 quattrini

2 Eredità Galanti giuseppe morto nel 1834 confessore delle monache ???

è un libro dedicato all’eredità lasciata da questo signore non è di particolare pregio , ma è molto dettagliato nei beni in possesso del defunto.

3 Ricevute dei salariati delle monache 1730-1777 scudi, baiocchi, quattrini

qui vengono riportate tutte le ricevute di pagamento fatte firmare ai lavoratori esterni e si legge bene ogni valore , interessanti le ricevute dati ai fabbri ed ai maniscalchi per la ferratura di buoi e cavalli andrebbe letto meglio.

4 Libro del resoconto della fabbrica del monastero mandati dal Cardinale Sacripante 1716-1724

Questo è un bel libro che contiene un resoconto delle spese per la ristrutturazione del monastero con dei soldi dati dal Cardinale Sacripante 1716-1724 , in esso i referenti del Cardinale annotano tutte le spese per la ristrutturazione della fabbrica del monastero ( soldi dati a Mastro Domenico per calce mattoni, pianelle, legnami, ferri e chiodi , falegnami e segatori, e le spese per le vetrate.

 

5 libro delle messe dal 1706 al 1853 anche il Brusoni opera nel 1792

è un elegante libretto bianco molto bello da vedere stretto e lungo riporta tutte le messe dette per i vari signori dell’epoca ed in particolare per il nobile Francesco Pagani visconti in cui nel libro è riportato anche il testamento del defunto nel 1701.

Un esempio ricorrente è del tipo :

" io sottoscritto confessore ordinario della chiesa di San Bernardo di Narni , attesto di avere celebrato o fatto celebrare 150 messe, per anni 4 dal 1773 al 1776 per il defunto ……. E di aver avuto la rispettiva elemosina . in fede dott. Benedetto Fortini.

Altro esempio letto è relativo al Brusoni in cui si dice:

Io fra Fernando Brusoni certifico di aver detto …messe per ….. in vede Fra Fernando Brusoni anno 1792.

 

6 Libro delle proprietà possedute dal monastero dal 1567 al 1737

questo libro andrebbe letto con maggiore attenzione perché sono riportate tutti gli acquisti e le cessioni di terreni ed immobili fatti a nome del convento e della chiesa di San Bernardo , è un libro molto grande e nero, di buona fattura , in cui si annotano tutte le transizioni e non solo , ad esempio c’è un foglio in cui le monache chiedono di essere rifornite di acqua dell’acquedotto della formina in una data che sembra 1580 (non è chiara) .

Alcuni esempi :

Il 17 maggio 1606 da un certo Francesco di Itieli un pezzo di terra con capanno annesso per scudi 300 .

Nel Agosto 1622 il monastero acquista un pezzo di terra per scudi 150 .

 

 

 7 Elenco delle monache del Sacro rosario e della Madonna della Cintola anni 1732 con citazioni tra il 1730 ed il 1836

Nel grazioso libretto bianco ci sono molte pagine vuote , come era nell’usanza del tempo . Nella prima parte ci sono anche dei foglietti tipografici che ricordano le regole della compagnia del Beato rosario e della compagnia della cintola promossa dagli Agostiniani della chiesa di Sant’Agostino di Narni (madonna della cintola).

Nella prima parte del testo si descrive che nella chiesa c’era una cappella dedicata alla Madonna del rosario ( tutte le aderenti alla compagnia dovevano recitare il rosario almeno un’ora al giorno). In questa cappella nel 1730 fu fatto un quadro che rappresentava San Domenico Santa Caterina da Siena e . Il quadro fu commissionato (o fatto ) da una giovane conversa di nome Suor Agnese Ridolfini, costato dieci scudi e arrivato a Narni il 16 Febbraio 1730, con solenne processione per le vie di Narni e posto nel monastero di clausura. Fu anche fatta una bella cornice in stucco da Innocenzo Risi (costo 7 scudi).

 

Il 23 Maggio 1730 andò in visita al monastero il vescovo di Narni Nicolò Terzago , fu anche fatta una cupola di legno per tale cappella , un nuovo quadretto ed una bella corona in argento per la madonna del Rosario sempre posta in detta cappella. Nel 1750 il padre della Suor Agnese Ridolfini, dona un bellissimo crocefisso che viene posto vicino al coro e all’acquasantiera e le monache lo baciano all’ingresso ed all’uscita della chiesa.

Viene poi descritta la lista delle monache dell’ordine ( vengono citate tutte e sono circa 34 piu’ dieci aggiunte nel 1836).

Nel 1739 nel monastero fu eretto l’altare della madonna di consolazione protettrice dei cinturati. Nello stesso anno fu creata la compagnia della cintura ( molto ambita per le indulgenze fu autorizzata dal Padre Generale dell’ordine di Sant’Agostino). Pardre Candido Marconi priore del Convento di Sant’Agostino andò a San Bernardo. nel 1740 fu eretta la cappella di tale ordine , Per i cinturati si fa anche l’elenco delle sette chiese per acquisire l’indulgenza plenaria.

 

Sul libretto c’è scritto : ( vedi foto )

 

 

 8 Libro Memoriale è un teso molto antico dal 1654 al 1703 porta anche citazioni di padre Calasanzio che nel 1619 diviene il padre confessore e guida spirituale del Convento .

Le notazioni sono di Lucia Chiara Cardoli Abbadessa del monastero entrata in convento nel 1612 a 8 anni.

Contiene le accettazioni delle monache , gli ingressi, e le morti .

Questo libro è molto grande ed inizia con un indice :

De le monache che prendono l’abito religioso pag.1

Notazioni sulle novizie pag.53

Notazioni sui censi che ha il monastero pag. 109

Dello stato del monastero antico pag.332

(questa parte dettaglia anche il rapporto con il Calasanzio abbiamo le foto delle 4 pagine).

Le monache nel 1649 come dice il Vescovo Bucciarelli di Narni , erano 28 e vengono riportati tutti i nomi. Nel 1624 donna Laura Ricci di Collescipoli, fu fatta Badessa con i voti di 21 monache (tutte citate).

Seguono poi anno dopo anno tutte le variazioni sia dei nuovi ingressi che delle morti. Con nomi e brevi descrizioni.

A partire da pagina 332 partono le notazioni di Lucia Chiara Cardoli, Abbadessa del monastero entrata in convento nel 1612 a 8 anni. Anche essa cita tutte le monache che erano presenti quando lei entro’ nel monastero nel 1612 e cita anche diverse sue parenti come zie ed altro. A pagina 335 viene anche descritto il rapporto con padre Calasanzio che venne a Narni nel 1619 e divenne confessore del monastero di San Bernardo.

Scritti Biblioteca da foto

 

Foto  pag 332

 

Notazioni fatte da me Lucia Chiara Cardoli  al presente Abbadessa ai modi del governo antico che lo trovai nel monastero quando vi entrai  con una relazione dell’antica del monastero in specie……..

Pervase qualche principio alla lunga mia narrazione dico del …. Monastero di San Bernardo l’anno 1612 che io avevo 8 anni tre mesi giorni 8 , essendovi entrata il 14 del mese di novembre , vi trovai monache professe più sotto scritte  Orsola Cesi mia zia, Costanza Spera da Narni  (M) Angela Beatrice Cabraidi , Lamezia Risi , Flavia Spera , Caterina Cardoli , Fermina Cabondi, Maura Mosti, Giulia Cardoli , …. Cardoli , Lucrezia Cozia, Laura Ricci da collescipoli , Fausta Mancini, Olimpia e Colomba Stella sorelle carnali, Giacinta Spera , Eugenia Braidi  e Raimonda sorelle carnali, Maddalena Sciamandi, Verginia Toratti, …. Da Roma, Prudenza Catalucci, Cecilia Chiarelli, Plautilia Carolli, Margherita D’Heste Catalucci , Elena …. Da Orte, Elisabetta Dimitilla, Agata Mancinelli , 3 sorelle carnali , Theodosia , Cotia Francesca Maria Vincenza Cardoli, mie sorelle carnali. Mi ero scordata di altre più antiche cioè cioè:.Eufrasia e Paula Spera  sorelle carnali, Morentia Caterina di Otricoli,

Secolare educate , vi erano Domitia Coralli e  Fabrizia Pauselli di Otricoli che fra pochi mesi si faranno monache e si chiameranno l’Una Suor Lucia e l’altra Barbera , di più erano Felice e Lavinia Risi sorelle carnali …. Converse Suor Marta Da Narni e suor Bernarda d’Amelia.

 

 

Foto  pag 333

 

… Discritte a libretto del corso di essa vita …. Relazioni furon scritte per dar gusto a una nipote del monastero di Santa Caterina a San Gemmine detta , Orsoline a mio tempo vi erano altre monache d’esemplare…. E molto affezionate alla osservanza … che nell’anno …  essendovi che fosse diminuita l’antica osservanza, venne per confessore detto per nome Don Vincenso Caronesti  prete di Narni bramoso della perfezione dell’anima , predicava e esercitii dei Santissimi Sagramenti .

Che per prima … la bontà del quale si conobbe  sempre massima che essendosi di già fattosi religioso Carmelitano Scalzo volse seguire bell’anno della peste e così morse per gli appestati nel 1635 con ostensione di molta bontà. Questo buon servo di Dio avendo confessato circa un anno da noi nel 1619 e poco dopo entrò    nella religione amando lasciare alcune molte desiderose dell’osservanza N.S (nostre sorelle?? Nostro signore ??)  Dio a solo prezzo perché essendo poco prima eretta in Roma una congregazione di preti Regolari De’ Scolopi  fu un famoso e … Giuseppe (Calasanzio) e il prete Pietro furono a Narni per ….. che si chiamarono Paulini Padri  delle Suore Pie al presente  la sua chiesa è intutulata a San Cassio e in principio a questo Convento fu in Narni il confessore Giuseppe Generale , cioè il padre Pietro retose…. Detto tempo il quale fu messo per confessore di questo nostro convento con consolazione spirituale di tutte le nostre monache … e ci assistette per un anno nonostante fosse molto preso dai suoi religiosi……….

 

Foto pag 336

 

Ci fusse dato per confessore un altro padre della medesima religione , detto il Pre Lorenzo servo di Dio grande quale esso confessore…. Con il Pree’ Pietro quando poteva avendo sempre riottosità di venire a confessare e predicare , di modo che  alcune giovani tutte infervorate lo pregarono a voler ridurre all’osservanza della comunità Basso di Nera (Vera??) osservanza e causa di assidua presenza al che il buon Padre promise aggiustare a suo favore  e mettesse nella strada  favorevole appresso che Monsignore Vescovo Gio: Battista Fosco di B.M.  che la virtù a sempre il suo contrario , per un anno ne colse il padre movere cosa alcuna  dicendo che ci volesse la forza e voluntà della Abbadessa , sicchè si aspettò la nuova elezione il che fu fatto in persona di Donna Maddalena Sciamanda giovine di 32 anni  e vigesima di numero , cosa invero straordinaria che fosse eletta da Dio e dalle monache  come su..gendo a carica e peso , dove si governi con  sufficienza a tale impresa e così che fu eletta a capo di 50 giorni predicando il suddetto padre Pietro , che sta l’anima  …conservando il voto della S.Ta… finito la predica sciolto la Abbadessa   e innanzi alla fenestrella  dove stava il padre inginocchiandosi li diede le chiavi sue con dire che ella rinunziava alla Robba e voluntà nelle sue mani il che … la seguì una conversa così infervorandosi tutte ad una ad una le portarono le chiavi che si adunorno in una grossa fazzolettata quale il padre la pose sulle mani della Abbadessa  col dire che ciascheduna ci pensasse bene e il tutto si facesse volentieri ne violentasse se non dal puro amor di Dio  non volendo il padre cosa per forza , parendole strano che tutte fussero concordi ,  poiché prima che fusse questo dieci sole si sottoscrissero  nel memoriale  che il padre porto’ al Vescovo che lo pregavano a farli grazia  d’introdurle alla vita commune   la Abbadessa stando pero’ una matina con tutte le moniche attorno prese il fazzoletto con tutte le chiavi  e andò attorno col dire che chi non volesse fare vita comune si ripigliasse la chiave

 

 

Foto pag 337

Non fu nissuno che volse ripigliarla e così il Monsignore inteso , mando’ il suo vicario ……… et ordinò che tutte le casse delle monache fussero …serrate a chiave e dette chiavi fussero riposte in una cassa e che ciascheduna cavasse fora tutto lo necessario  come camicie lenzola copriletti   …fazzoletti   e ciò messo drento a una credenza capace di tale sorte   e che ciascheduna ci ponesse il nome proprio  ed una che tenesse le chiavi di detto credenzone . e che ogni sera desse a ciascheduna li panni bianchi e serbasse li sudici  quale aveva una compagna e …. Avevano peso di bucato … inoltre ciascuna deputata per fare li …delle monache e compraesse lo nuovo necessario e che se si trovava che qualcheduno che fosse donato …lo portava alla  vestitione  non avendone bisogno lo dava a chi abbisognava . si metteva l’olio ogni sera alle lucerne a chi pero’ non ne aveva bisogno  ..la moneta ricavata dalle lemosine si dava alla tesoria quale suppliva a tutti i bisogni  come ….vestiario e tutti li bisogni del monastero.

Se qualcheduna spezzava vasi di …o cose simili nissuna  che si … l’occasione della proprietà ………

Si facesse ogni anno … e ogni tre anni un abito alle monache provedeva anco di veli si lavoravano in comune piu’ di anno.

 

 

 

 Dipinti delle lunette della ex chiesa ora al Museo di Narni 

Si ringrazia don Bosi e l'archivio Diocesano di Narni per la ricerca.

Approfondimenti:

San Bernardo

 

Santo Agostino

San Francesco

San Domenico

Duomo di Narni

Per consultare il libro dell’Eroli Clicca qui

 

 


 

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