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 Seminario di Narni 


 Il seminario diocesano di Narni fu istituito dal vescovo Raimondo Castelli, dopo la metà del XVII secolo. 

Nel concilio di Trento, si decise di riformare anche la formazione degli ecclesiastici, creando progressivamente i seminari. A Narni  fu creato, nel 

1660 insieme alla Biblioteca del Seminario, fondata nel 1659.
La sede del seminario era in via del Campanile proprio di fronte al Vescovado, dove sono ora i vigili urbani e gli uffici tecnici del Comune di Narni. Questo si ricava da mappe e brogliardi del Catasto  Gregoriano consultato a Terni e riportato in figura.

Il seminario fu eretto anche grazie al lascito testamentale di 2000 scudi del Reverendo Remulus Massimus quondam Pergilii redatto in Narni il 17 febbraio 1656.
Per i seminaristi, vi erano come insegnanti i padri Scolopi che già del 1618 erano presenti a Narni. Ci conferma questo fatto anche il manoscritto di Domenico Salvati , che ci ricorda che anche lui fu nel seminario di Narni dal 1762.  Molte informazioni si trovano anche nei registri dell’Archivio Diocesano Narni fondo San Francesco e Seminario. Il fondo è costituito da un ripiano con circa una decina di Faldoni , che è molto consistente e riporta informazioni dal 1652 al 1907. Il primo faldone è diviso in tre parti una di una chiesa di Otricoli e gli altri due sul seminario . Di questi uno è un libro molto antico che riporta i beni del seminario e parte dal 18 Giugno 1669.
L’altro faldone diviso in tre libri,  riporta molti documenti amministrativi ed in particolare degli stampati del 1800 in cui è registrato il contratto dei seminaristi per entrare nel seminario e si parla di una donazione di 50 Baiocchi piu’ rette consistenti ogni sei mesi . Altro documento è il regolamento manoscritto di Narni che riprende uno stampato scritto al tempo di papa Gregorio VI. Molti i fogli sparsi con una lettera del rettore del 1890 a firma Benedetto Spalletti. Ci sono anche dei registri delle presenza con i nomi dei seminaristi dal 1745 al 1904 con una lista di circa 60 nomi. Ci sono poi molte richieste autografe per entrare in seminario come quella del 1745 di Ludovico Grimani di Stroncone che versa 10 Giuli poi altri 25 per le rette. Sempre negli stessi anni ci sono lettere di ingresso al seminario di altri 10 chierici circa. Molti sono di Stroncone. Lettere del 1837 per occupare un posto vacante , che sembra essere messo a disposizione per i meno abienti  e quindi gratuito o a costo agevolato. Una stampa del 1845 riporta un sonetto di Gaetano Pagliarini al vicario generale della diocesi di Narni , che verà letto dall’autore nella cattedrale. Un libretto scritto su una rubrica con lettere da a - z porta la data 1865 e riporta 8 seminaristi , il manoscritto riporta molti dati dei seminaristi fino al 1890. Una lista dal 1862 al 1888 riporta circa 30 nomi tra cui quello di Gelindo Ceroni , che poi sarà parroco a Collescipoli ed Itieli. Viene citato anche un giovane della famiglia Silori  con una scheda di Luigi Silori . Uno strano stampato del comune di Narni riporta le rendite di alcuni nomi famosi del comune di Narni di allora con dei redditi presunti scritti a mano , come ad esempio quello di Giuseppe Chiodi. Il secondo gruppo di documenti del primo faldone , riporta varie memorie di versamenti , ed una lettera in cui padre Pietro Brugnola richiede dei soldi per le sue lezioni e prestazioni al seminario . Altro documento riporta una richiesta di chiarimenti del Responsabile  Amministrativo a Firenze , per i debiti e crediti tra comune di Narni e Seminario. Una lettera successiva dichiara che il Seminario è creditore verso il comune di Narni di 4800 Lire. Altra lettera è a firma del sindaco Valli Filippo  al rettore del Seminario  Giacinto Nicolai. Ci sono poi varie lettere del Canonico di Otricoli di nome Terribili e delle lettere al fisco di allora in cui ci sono atti simili a denunce dei redditi con dettaglio di entrate e uscite. Altro gruppo di lettere riporta atti dal 1803 al 1830 curiose le molte lettere del Maire del governo Napoleonico tra il 1807 ed il 1809 tra cui lettere del Conte Mancinelli allora Maire e poi di Catucci  che riportano delle ricevute dei vari luoghi come Taizzano, Schifanoia ed altri, in cui si riportano le quote del monte frumentario come ad esempio grano due rubie oppure un quarto. Un atto notarile molto dettagliato di varie pagine riporta la donazione della famiglia Boncampi di Amelia al Seminario di Narni, con date a partire dal 1637 al tempo di Papa urbano VI e il nome del Vescovo Bocciarelli.  Notazione importanti relative agli altri libri : Tre grandi libri mastri in cui sono riportate entrate e uscite :libro dal 1670 al 1723, libro dal 1723 al 1750 libro dal 1828 al 1839 ci sono poi 4 libri 4-5-6-7 tra il 1751 ed il 1818 il 5 è un libretto con i beni delle monache di san Luca (porta della Fiera) . Nel libro 7 si parla di lavori fatti nel Seminario che si trovava in via del campanile (dove ora sono le guardie e gli uffici comunali) relativo a una vetrata che da in via dei fondaci.

In tali libri si parla anche di lavori fatti alla casa del Piano ed a Santo Pietro, che dipendevano dal Seminario.
Nei libri si parla spesso di ipoteche e cendi dovuti al seminario da varie persone con dettagliati elenchi. Il trasloco a San Francesco avviene dopo l’unità d’Italia nel 1863 come dice la lapide.  La prima volta che si sente parlare del Seminario dove è ora è in un documento del 1900 in cui si legge la ricevuta d’affitto a favore della basilica di san Giovanni in Laterano a Roma per affitto del seminario ex convento di San Francesco  a Narni con annesso orto  con canone annuo di 96 lire.
Ci sono anche dei fogli sparsi relativi a lavori eseguiti per le monache di sant’Anna che sono in Lire quindi si parla dopo il 1861 dovrebbero essere non oltre il 1900.
Nel 1899 si eseguono lavori nella parete esterna Nord –ovest per 319 lire autorizzati dal Vescovo Boccanera. 

Un libro è dedicato al materiale didattico e ci sono 4 molto rovinati e parlano di fisica, teologia e logica.  

La cosa più interessante sono i lavoro nel periodo Fascista tra il 1926 ed il 1927 fatti eseguire dal Vescovo Boccoleri , che spende una cifra importante di circa 66.726 Lire che riguardano tutto il vecchio convento e si parla di pavimenti e solai  del chiostro del refettorio , del dormitorio e di gran parte dell’edificio , oltre a operazioni di verniciatura, infissi , impianti elettrici falegnameria per latri 3.000 lire. Esiste un dettagliatissimo capitolato di tutti i lavori eseguiti .
Ci sono poi dei libri in cui sono riportati i nomi e le rette pagate dai seminaristi , ed in particolare per glia anni 1929 con 17 seminaristi e 1933 con 27 seminaristi
In un grande libro dal 1865 al 1906 dove oltre ai censi e alle botteghe affittate, si  riportano pagamenti e nomi scritti su un centinaio di pagine dei seminaristi e visto che i seminaristi stavano 5 anni , si puo’ dire che nei circa 50 anni sono passati un centinaio di seminaristi . L’ultimo è  Aroldo Cecinelli che poi diviene parroco intorno al 1910.
Successivamente il Seminario fu spostato nel convento di San Francesco.

Dalle lapidi si legge che il seminario fu rifondato nel 1865 dal vescovo Giacinto Lucci e poi il vescovo Cesare Boccanera restitui al culto e nel 1921 il Vescovo Boccoleri restaurò e migliorò.

Nel 1958 il Vescovo Dal Prà fa nuove migliorie , il seminario intorno agli anni 1970 viene chiuso a favore dell’Istituto di Ragioneria che trova qui la sua sede per una decina di anni circa.

Tanti Narnesi ebbero modo di studiare al Seminario negli anni, e molti di loro anche se non divennero preti, grazie alla educazione ricevuta poterono  distinguersi in altri campi.




Si ringrazia l'archivio Diocesano per l'accesso ai documenti di archivio.

Vedi anche 

Scolopi

http://www.narnia.it/lanificio.html

Martinelli

Alberti

Vici

http://www.narnia.it/pontenuovo.html


http://www.narnia.it/formina.html

http://www.narnia.it/guida/augusto.htm

sito narnia umbria

Stroncone

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Giuseppe Fortunati

 

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